La campionessa del mondo Elisa Balsamo debutta in maglia iridata alla Parigi – Roubaix

Il grande giorno sta per arrivare: sabato la campionessa del mondo Elisa Balsamo sfoggerà la sua maglia iridata in una delle classiche più iconiche del calendario ciclistico internazionale come la Paris – Roubaix. Insieme a lei correranno la francese Margaux Vigié e le italiane Chiara Consonni, Vittoria Guazzini, Elena Pirrone e Ilaria Sanguineti. Il pavé più famoso al mondo è pronto dunque ad abbracciare le ragazze della Valcar – Travel & Service e – naturalmente – la nuova campionessa del mondo Elisa ancora incredula per quanto accaduto a Leuven sabato scorso.
“Non ho ancora ben capito che cosa è successo sabato – racconta Elisa Balsamo – penso che ci vorrà ancora qualche giorno per realizzare, perché è stato davvero qualcosa di fantastico.”

Elisa, hai rivisto la tua performance di sabato scorso, che ne pensi?
“Sì, ho rivisto la volata più volte: abbiamo fatto davvero un lavoro fantastico tutte insieme, la squadra è stata perfetta e davvero ogni cosa è andata nel migliore dei modi. Ogni volta che la rivedo mi viene la pelle d’oca. Le persone a me più care sanno quanto è stata difficile questa stagione e in particolare sanno l’impegno che ho messo in questo finale di stagione proprio per arrivare in buona condizione ai Mondiali. Davvero, è stata una bella rivincita dopo la delusione dell’Olimpiade. Non è stato facile rialzarsi a livello mentale. Devo ringraziare in particolar modo la mia famiglia, i due Davide (Davide Plebani, compagno di Elisa e Davide Arzeni, il d.s, ndr) ed Erika Lombardi, la mia nutrizionista, e tutte le altre persone che mi hanno aiutato. Senza queste persone qui non sarei assolutamente riuscita andare avanti.”

Elisa e la Paris – Roubaix. Come la vivi?
“Partire con la maglia iridata sarà suggestivo. Questa è la prima edizione di questa competizione, potrò dire di essere la prima della storia a correre questa gara con la maglia iridata. Una cosa davvero unica. Non mi aspetto nulla di particolare, andrò lì per divertirmi senza pressioni con molta tranquillità.”

E dopo la Roubaix?
“Correrò il Women’s Tour settimana prossima e poi devo vedere se correre i Mondiali su pista oppure il Drenthe.”

Molte ragazze ti guardano e ti prendono come un esempio. Cosa senti di dire loro e a chi le segue?
“Il settore giovanile è fondamentale perché le attuali esordienti, allieve e junior sono il nostro futuro. Quindi mi sento di dire a chi segue le ragazze di farle divertire, di non mettere pressione, di insegnare da junior cosa significa essere un’atleta, dando qualche spunto per gli allenamenti e per l’alimentazione, ma facendo il tutto senza che diventi un pensiero fisso o una paranoia.”

Crescere con tranquillità… un po’ quello che ti è successo nella tua squadra, diciamo
“Sì, la Valcar – Travel & Service è una famiglia. Loro hanno sempre fatto un ottimo lavoro con le ragazze giovani, permettono loro di crescere un passo per volta senza pressione. Questo è stato il nostro punto di forza senza pressione senza bruciare le tappe con molta tranquillità. Siamo arrivate a questo risultato fantastico in questo modo.”