L’intervista. Elena Pirrone: “Non avevo grandi aspettative, felice per questo bronzo agli Europei crono”

Non era semplice vincere la medaglia di bronzo ai Campionati Europei U23 a cronometro, ma Elena Pirrone ha dimostrato carattere, grinta e voglia di reagire dopo un 2021 dal rendimento così altalenante al punto che nella prima lista delle convocate dal c.t. azzurro Edoardo Salvoldi, il nome di Elena non compariva.
“Ci ero rimasta male e mi ero fatta molte domande, ma le scelte del c.t. vanno sempre rispettate e non metto in dubbio che fossero ragionevoli” confessa la bolzanina prima di iniziare l’intervista, forse temendo che quel quarto posto – per certi versi deludente – dello scorso anno nella stessa disciplina o un 2021 un po’ complicato avessero potuto influire negativamente sulle scelte del c.t. della Nazionale. Ma, come succede nelle migliori storie, la convocazione è poi arrivata ed Elena l’ha onorata conquistando una meravigliosa medaglia di bronzo.

Elena, come giudichi la tua prestazione di ieri?
“Sono andata bene, anche se devo dire che ieri è stata una cronometro un po’ sofferta.”

In che senso?
“Nel senso che nella prima parte del percorso ho fatto fatica a fare ritmo e velocità. Verso la fine mi sono ripresa nel tratto in pianura in mezzo ai meleti, l’unico momento in cui c’era vera pianura perché il resto del percorso era sempre un leggerissimo saliscendi.”

Ti aspettavi un risultato del genere?
“No, a differenza dagli Europei dell’anno scorso, ieri mattina non avevo grandi aspettative perché il quarto posto del 2020 mi aveva lasciato molto delusa. Un quarto posto non era un piazzamento da buttare, ma mi aspettavo molto di più. Per questo ieri mattina mi sono detta ‘Vai lì, parti, dai il massimo e qualsiasi risultato poi arriva, è benaccetto’, anche perché la mia stagione non è stata molto rosea.”

Perché dici che la tua stagione non è stata molto rosea’?
“Perché mi sembrava di essere sempre sulle montagne russe, anche a livello morale. In primavera avevo buone sensazioni in allenamento, ma poi in gara mi ritrovavo a staccarmi dopo 50 Km senza capire il motivo. Tutte queste cose sono state molto pesanti mentalmente. Ho avuto anche qualche problema fisico, ma ora però mi sembra di andare meglio. Non voglio più cadere nell’errore di guardarmi indietro. Sempre sguardo avanti, non voglio più pensare a quello che è stato, si pedala, e basta.”

Immagino tu stia già pensando alla prossima stagione, quindi.
“Ho ancora appuntamenti importanti davanti a me, ma sì, mi riferisco anche alla prossima stagione per la quale ho buoni propositi. Penso di avere molto margine di miglioramento soprattutto per quanto riguarda le cronometro. Non smetterò di lavorarci: le cronometro mi piacciono molto, sono specialista e quindi saranno uno dei miei obiettivi.”

E su strada? Le ultime gare raccontano di una Elena in crescita, soprattutto alla Vuelta.
“Anche lì ci sto lavorando, voglio migliorare soprattutto per quanto riguarda la salita. Sì, nelle ultime gare ho avuto buoni riscontri e per questo mi auguro di fare bene il prossimo anno. Questi due anni alla Valcar – Travel & Service sono stati due anni difficili e voglio ringraziare le persone all’interno del team per la pazienza avuta nei miei confronti.”

Immagino che ci siano anche altre persone da ringraziare soprattutto perché – come hai raccontato – è stata una stagione difficile.
“Sì, è così. Vorrei ringraziare anche la mia famiglia e il mio ragazzo, perché mi aiutano sempre e mi sono vicini. E poi le Fiamme Oro, naturalmente. Agli occhi di molti questo bronzo potrebbe sembrare ‘solo un bronzo’, ma per me è stato un grande risultato, quasi liberatorio, che mi dà la voglia di ricominciare e guardare avanti.”